Il grande serpente di mare -parte settima-

 «Vuoi rispondere o dobbiamo spezzarti?» chiese il feroce pescecane, e tutti gli altri pesci grossi chiesero la stessa cosa. «Vuoi rispondere o dobbiamo spezzarti?»
Il cavo non si mosse, aveva pensieri strani, come può averne solo chi è pieno di pensieri.
“Mi spezzino pure, così sarò tirato su e rimesso a posto; è già successo a altri come me, in acque meno pericolose!”
Per questo non rispose, aveva altro da fare: stava telegrafando, aveva un compito ufficiale sul fondo del mare.
Sopra le acque tramontò il sole, come dicono gli uomini, diventando rosso come il fuoco, e tutte le nuvole del cielo brillarono come fiamme, una più bella dell’altra.

Le canzoni dei cartoni animati: Sailor Moon e il mistero dei sogni

 SAILOR MOON E IL MISTERO DEI SOGNI

Come è bello il sole che risplende con fervore, oh Sailor Moon
ma più non risplende se la luna lo nasconde, Sailor Moon
in quel cielo nero senti il gelo del mistero, oh Sailor Moon
forse stai sognando tutto quanto, dolce Sailor Moon…

Ehi, c’è un cavallo che vola laggiù,
ehi, attraversa coì tutto il cielo blu,
forse nei tuoi sogni lo vedrai
e allora sai, ti sveglierai
Sailor Moon e il mistero dei sogni

Cartoni animati: Sailor Moon e il cristallo del cuore

 La saga Mugen (o Infinito) è la serie centrale, dall’atto 24 al 33 della vecchia edizione. Corrisponde alla stagione Sailor Moon S. Il nome deriva dal Mugen Gakuen (traducibile come Istituto Infinito, nella versione italiana viene chiamata semplicemente scuola Mugen o anche Istituto Mugen), diretta e fondata dal Professor Tomoe ed inoltre frequentata da Haruka Ten’ō (Sailor Uranus), Michiru Kaiō (Sailor Neptune) e Hotaru Tomoe (Sailor Saturn), personaggi introdotti in questa serie. Inoltre viene rivelata parte dell’identità di Sailor Pluto, cioè Setsuna Meiō che non venne rivelata nella precedente serie.
La terza serie vede protagonista il Professor Tomoe, un folle scienziato che si dice disposto a tutto pur di recuperare la famosa Coppa Lunare, in originale Rainbow Moon Chalice nell’anime e Seihai (calice sacro) nel manga. Questo oggetto magico, nell’anime, infatti, dispone di grandiosi poteri che cambiano in base alla natura di colui che riuscirà ad utilizzarlo: in mano ad un individuo crudele e spietato, infatti, la Coppa diventerà un oggetto di pura distruzione. L’artefatto, però, è occultato e può essere portato alla luce solo quando si hanno in mano i tre talismani; a loro volta i tre talismani sono custoditi nel cuore puro e senza macchia di tre persone diverse. Nel manga compare quando Sailor Moon desidera l’unione dei cuori di tutte le guerriere sailor del sistema solare e non è un oggetto ricercato dai nemici il cui obbiettivo è il cristallo d’argento che come la coppa lunare nell’anime consentirà il risveglio di Pharaone 90.

Il grande serpente di mare -parte sesta-

 Ricci di mare, chiocciole e lombrichi gli si muovevano attorno; grandissimi ragni che avevano sulla schiena una gran quantità di vermiciattoli vi passeggiavano sopra. Le oloturie blu, o come si chiamano quelle che mangiano con tutto il corpo, erano distese e annusavano quel nuovo animale posatosi sul fondo del mare. I rombi e i merluzzi si rigiravano nell’acqua per sentire notizie da tutte le parti. La stella di mare, che sta sempre nascosta tra la sabbia e tiene fuori solo due lunghi pedicelli con gli occhi in cima, stava ferma per vedere cosa sarebbe venuto da quel tubo.
Il cavo del telegrafo era immobile, ma aveva vita e pensieri; lo attraversavano i pensieri degli uomini.
«Quella cosa è furba!» disse la balena. «È capace di colpirmi allo stomaco, che è il mio punto debole!»

Il grande serpente di mare -parte quinta-

 Era una balena vecchissima. La testa era coperta di piante marine, la schiena occupata da crostacei e da una gran quantità di ostriche e conchiglie, così che la pelle nera era tutta macchiata di bianco.
«Vieni anche tu, vecchia» le dissero. «È arrivato un nuovo pesce che non si può sopportare.»
«Preferisco restare qui dove sono» disse la vecchia balena. «Lasciatemi in pace, lasciatemi qui. Ah, sono molto malata! Mio solo sollievo è risalire alla superfìcie e mettere la schiena fuori. Così arrivano quei grandi e simpatici uccelli marini a beccarmi: è un tale piacere; basta che non affondino troppo il becco, a volte arrivano fino a toccare il grasso.

Il grande serpente di mare -parte quarta-

 «Non ingoiarmi!» disse il pesciolino «sono così piccolo che non sono neppure un bocconcino, e poi mi piace molto vivere!»
«Che cosa fai qua giù, dove quelli della tua specie non arrivano?» chiese la balena. Così il pesciolino raccontò di quella lunga e straordinaria anguilla o qualunque cosa fosse, che si era calata dall’alto e aveva spaventato anche il più coraggioso abitatore del mare.
«Oh!» esclamò la balena aspirando tanta acqua che dovette gettare uno zampillo enorme quando risalì per tirare il fiato. «Oh!» ripetè «è quello allora che mi ha fatto il solletico sulla schiena mentre mi voltavo! Credevo fosse l’albero maestro di qualche nave e che avrei potuto usarlo per grattarmi la schiena; ma non era da queste parti. No, quella cosa si trova molto più lontano. Voglio andare a vedere, tanto non ho altro da fare!»
Così nuotarono, quella davanti e il pesciolino dietro, non troppo vicino perché dove la grande balena fendeva l’acqua si formava un’ondata molto violenta.

Il grande serpente di mare -parte terza-

 «Ha sofferto la fame!» replicò la foca «ma si riprenderà presto, e tornerà a essere grande e grossa. Credo che sia il grande serpente di mare di cui gli uomini hanno così paura e di cui parlano tanto; non l’ho mai visto prima e non ho mai creduto che esistesse; ora invece lo credo: è quella» e la foca si tuffò.
«Sapeva tante cose! Quanto ha parlato!» commentarono i pesciolini. «Io non ho mai saputo tante cose prima! Purché non siano storie!»
«Potremmo andar giù a controllare» disse il più piccolo. «Lungo la strada sentiremo l’opinione degli altri.»
«Noi non vogliamo dare un solo colpo di pinna per sapere qualcosa!» risposero gli altri voltandosi.
«Ma io sì!» disse il più piccolo, e si diresse verso il mare più profondo.

Le canzoni dei cartoni animati: Sailor Moon e il cristallo del cuore

 SAILOR MOON E IL CRISTALLO DEL CUORE

Sailor Moon, Sailor Moon
favolosa Sailor Moon
Sailor Moon, Sailor Moon
strepitosa Sailor Moon

Guarda in ogni cuore
per vedere se
c’e’ il cristallo chiaro e puro dell’amore

Sailor Moon corri per noi
scintillante Sailor Moon, Sailor Moon
Sailor Moon vai dove vuoi
sfavillante Sailor Moon, Sailor Moon

Cartoni animati: Sailor Moon, la luna splende

 La seconda serie di Sailor moon include due saghe: la saga di Ail e An e la saga del Black Moon.

Saga di Ail e An
Presente solo nell’anime per ovviare alle consistenti differenze tra le due serie, dovuto al fatto che nel manga le guerriere Sailor non perdono la memoria alla fine della prima parte.
Ail e An sono due alieni che sono venuti sulla Terra per succhiare l’energia vitale necessaria a far guarire l’Albero dell’oscurità, che consente loro di vivere infondendogli l’energia necessaria a tenerli in vita. Usagi ritorna a combattere, e per questo la sua gatta Luna restituisce a lei e alle altre guerriere i loro ricordi. Mamoru non ricorda del suo amore per Usagi, ma il suo inconscio finisce per creare un alter ego che aiuta le guerriere in difficoltà, chiamato il Cavaliere della Luna. Infine vengono anche a lui ridati i ricordi. Dopo la perdita dei poteri di Sailor Moon, solo con l’intervento di Queen Selene, sua madre, riavrà il potere del Cristallo d’Argento creduto disperso alla fine della battaglia con Queen Beryl. Dopo la distruzione dell’Albero dell’oscurità, Sailor Moon lo aiuta a rinascere in un piccolo germoglio che, come Ail e An capiranno, solo il potere dell’amore potrà aiutare a crescere e a tornare quello di un tempo.