Video hard a scuola: perché i giovani si sentono legittimati?

Oggi può sembrare quasi normale fare cose di questo genere, perché siamo invasi quotidianamente da immagini e tematiche sessuali che riguardano anche personaggi pubblici molto in vista. Sulla scena pubblica non ci sono buoni esempi e i più giovani possono sentirsi legittimati a fare queste cose“. Cosi’ Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell’età evolutiva e docente all’università Sapienza di Roma, commenta all’Adnkronos il caso di un video choc girato da un telefonino, in cui si vedono scene di sesso orale tra due giovani, probabilmente ripresi in un’aula scolastica a Napoli.

La teoria della mente nei neonati: la percezione dei punti di vista degli altri

 I bambini molto piccoli e i neonati hanno la capacità di capire e prendere in considerazione il punto di vista degli altri attraverso una reazione automatica, cioé senza alcuno sforzo. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell’Istituto di psicologia dell’Accademia delle scienze ungherese, coordinati da µgnes Melinda Kovács, con una ricerca finanziata dalla Ue e riportata da Live-Science. Prima di questo studio, parte della comunità scientifica credeva che i bambini sotto i tre o quattro anni non possedessero la capacità di un adulto di dedurre le intenzioni e le credenze degli altri, quella che viene chiamata ‘teoria della mente‘.

Tappe dello sviluppo: le misure dei feti, come cambiano e quali sono nella norma

 Più lunghi e pesanti del 5-10% rispetto al 1970. Le misure medie aggiornate dei nuovi bebé e dei feti alla fine della gestazione – secondo i nuovi dati della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale (Sidip) – indicano infatti che i bambini alla nascita hanno oggi un peso medio maggiore di tre etti rispetto a 30 anni fa, mentre i feti alla fine della gestazione sono più lunghi di un centimetro e mezzo. E con le nuove tavole di misurazione fetale messe a punto dalla Sidip arrivano anche innovativi supporti tecnologici, ovvero software dedicati alla gestione dei dati biometrici, con riduzione del tempo di calcolo e minori errori interpretativi. Ma come sono cambiate le misure dei feti?

Apparecchio invisibile: non per tutti è indicato

L’apparecchio invisibile per correggere problemi ortodontici non è per tutti e non rappresenta la soluzione semplice per ogni caso. Lo spiega il presidente dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), intervenendo su alcuni servizi trasmessi da ‘Striscia la notizia’. “Non è corretto – dice Prada – creare aspettative nella gente con informazioni non esatte“.
Nei servizi, infatti, l’inviato ‘Capitan Ventosa’ fa vedere le foto di sorrisi di personaggi famosi con problemi ortodontici, un dentista mostra casi simili risolti utilizzando il cosiddetto ‘apparecchio invisibile‘ e si afferma che con questa tecnica è possibile risolvere velocemente tutti i casi.

Un appello per non dimenticare i bambini in carcere

 I bambini non sono tutti uguali. Sono 58 i ‘piccoli prigionieri’ in Italia, figli di madri detenute, costretti a vivere in una condizione non a misura di bambino, dove la creatività, il gioco, la fantasia sono spesso limitati dalle sbarre.
Questo Natale – dichiara Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) – vuole essere anche un’occasione di riflessione da condividere con le istituzioni competenti per ragionare a un testo di legge che tuteli meglio l’infanzia. I bambini – prosegue Mele – non possono e non devono stare in carcere“.

Minorenni e chirurgia estetica: arriva il divieto alle protesi al seno

 Via libera della Commissione Affari sociali della Camera, in sede legislativa, al Ddl sulle protesi mammarie. Ne dà notizia il ministero della Salute in una nota, precisando che ora il testo – che prevede l’istituzione del registro nazionale e di quelli regionali degli impianti protesici mammari, obblighi informativi alle pazienti, nonché il divieto di intervento di plastica mammaria alle minorenni – prosegue l’iter parlamentare per l’approvazione in Senato.
Questo provvedimento – sottolinea il sottosegretario Francesca Martini, che ha voluto fortemente il Ddl – dà regole che garantiscono più sicurezza a chi si sottopone a questo tipo di interventi e agli operatori del settore. Ricordo che la chirurgia estetica negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio ‘boom’.”

Balbuzie: arriva una guida su internet rivolta agli insegnanti

 Evitare di sbuffare quando un ragazzo si blocca nel parlare e non mettergli fretta; non completare le parole che non riesce a pronunciare; non trasformare le sue interrogazioni orali in compiti scritti. Sono solo alcuni dei consigli per gli insegnanti che si trovano alle prese con ragazzi che soffrono di balbuzie, contenuti in una guida distribuita gratuitamente su Internet. Il progetto di sensibilizzazione è dell’Associazione ‘Vivere senza balbuzie’ Onlus.
La guida – spiega una nota – fornisce numerose indicazioni utili, spunti didattici e suggerimenti per gli insegnanti, e analizza in maniera chiara e lineare i comportamenti che sono assolutamente da evitare. Tante anche le testimonianze presenti nella guida. Attraverso le parole di Tommaso, Barbara, Paola e di tutti gli altri ragazzi balbuzienti, si comprende un insegnamento profondo: in certi casi bisogna porsi in una situazione di ascolto e di astensione dal giudizio e lasciare che a prendere la parola siano proprio quelle persone che troppo spesso, a torto, sono ritenute incapaci di farlo e vengono relegate nel loro silenzio.

Bebé prematuri, in Italia sono 40mila. Nasce il manifesto dei diritti

Le nascite pretermine in Italia rappresentano oggi quasi il 7% del totale. Su circa 40 mila bambini che vengono alla luce ogni anno prima della 37esima settimana di gestazione, poi, 5.600 presentano un peso corporeo alla nascita inferiore a 1.500 grammi e devono essere assistiti in maniera particolare. A contribuire in modo consistente alla crescita del fenomeno negli ultimi anni, i piccoli nati da procreazione medicalmente assistita e dunque da parti gemellari, e l’aumento dell’età media delle madri. Far riconoscere dalle Istituzioni il diritto prioritario dei neonati prematuri di usufruire nell’immediato e nel futuro del massimo livello di cure e di attenzioni congrue alla loro condizione è l’obiettivo del primo ‘Manifesto dei diritti del bambino prematuro‘ al mondo, che assegna all’Italia il ruolo di Paese guida nella predisposizione di una roadmap codificata e di misure concrete per affrontare il problema.

Problemi comportamentali ed esposizione a telefoni cellulari

 Secondo uno studio pubblicato in rete nel “Journal of Epidemiology and Community Health”, le donne incinta che usano regolarmente il telefono cellulare possono avere con maggiore probabilità dei bambini che crescendo svilupperanno problemi comportamentali, la possibilità di sviluppare problemi comportamentali è accentuata se i bambini iniziano ad usare il telefono cellulare in età precoce.
I ricercatori hanno basato la loro ricerca su un campione di più di 28,000 bambini di sette anni e le loro madri facenti parte dello studio del “Danish National Birth Cohort (DNBC)”.
Le madri hanno fornito informazioni dettagliate sul loro stile di vita, sulla dieta e sui fattori ambientali nel corso di interviste telefoniche durante e dopo la gravidanza. Quando i bambini hanno raggiunto l’età di sette anni, alle madri sono state chieste notizie sulla salute dei figli incluso il comportamento e se, quando e quanto era stato usato il telefono cellulare, e se lo usavano anche i bambini.
I ricercatori avevano studiato in precedenza un altro campione di madri e i loro 13,000 bambini del DNBC e hanno trovato delle analogie tra i due gruppi.

Regali di Natale in cambio di immagini: attenzione ai bimbi sul web

 Scambio di immagini e video personali a contenuto sessuale via web, con la promessa di ricevere in cambio regali, come ricariche telefoniche o ricompense in denaro. Un’abitudine pericolosa e preoccupante per ben il 14% dei giovani italiani fra i 12 e i 19 anni, e persino per il 10% degli ‘under 15’. I dati raccolti da Save the Children Italia sono stati evidenziati a Roma in occasione del convegno ‘Adolescenti, sesso, internet e tv: comportamenti virtuali e rischi reali – A 35 anni dalla nascita dei consultori le esigenze dei ragazzi oggi’, organizzato dalla Societa’ italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo). L’indagine rivela che se nel 2000 navigava in internet il 29% degli 11-17enni italiani, nel 2008 la percentuale è salita al 67%.