Ora legale, uno stress per bimbi e genitori

di Redazione Commenta

Fine settimana turbolento per i genitori: con l’arrivo dell’ora legale, hanno fatto i conti non solo con un’ora di sonno in meno, ma anche con sonnolenza, malumori e irritabilita’ di circa 250 mila bambini italiani. Colpa delle lancette dell’orologio, che nella notte tra sabato e domenica si sono spostate in avanti: alle 2 del 27 marzo è scattata infatti l’ora legale, che resterà in vigore per sette mesi. Una piccola novità che rischia di turbare il riposo soprattutto dei più piccini, spiega all’Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani.

Bimbi abitudinari
Infatti per i bimbi, “abitudinari come nessuno“, il nuovo orario “avra’ l’effetto di un viaggio da Milano a Londra, con tutti i disturbi legati al jet lag. Ma anche gli adulti avranno dei problemi: in pratica l’orologio biologico di 60 milioni di italiani risulterà ‘sballato’“.
Un inutile stress che però – garantisce l’esperto – si assorbirà in circa una settimana. Ma in realtà si potrebbe facilmente evitare, adottando l’ora legale per tutto l’anno. In questo modo – suggerisce infatti il pediatra – avremmo un’ora di luce in più nelle giornate invernali, preziosa in particolare per i bambini che potrebbero trascorrere un po’ più di tempo all’aperto“.

Il momento della nanna
E’ inutile avere la luce quando ci si sveglia: per un po’ infatti il nostro cervello è ancora in una fase di ripresa. Meglio poter contare su un’ora in più al pomeriggio, quando si è alle prese con lo sport o i compiti“. Il problema vero, comunque, si manifesta la domenica sera, al momento della nanna. Meglio premunirsi, consiglia l’esperto, “e sfruttare il bel tempo per portare i piccoli all’aria aperta. Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. E il sonno arriva più facilmente“. Oppure si può programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avrà lo stesso effetto. “I nuovi orari – spiega il medico – espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno”.

Una tabella di recupero
Contro l’effetto ora legale l’errore più diffuso fra le mamme e i papà è “ancora quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito“. Secondo l’esperto, invece, il segreto per fronteggiare al meglio insonnia e disturbi da ‘jet lag’ è quello di preparare il piccolo per gradi, armati di una sorta di tabella di recupero. “Il bimbo deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario – spiega l’esperto – altrimenti faticherà ad addormentarsi e si svegliera’ sempre un’ora prima rispetto al resto della famiglia“. Cosi’, se un bambino è abituato ad andare a letto alle 21, “e’ sbagliatissimo metterlo a dormire all’improvviso alle 20 per via dell’ora legale“, assicura Farnetani.

L’orologio biologico – spiega – finirà per essere ulteriormente sfasato, perche’ ci sarà troppa luce e mancheranno le condizioni che il bambino solitamente associa all’ora di andare a nanna“. Il trucco, invece, consiste nel mandare il piccolo a letto un’ora dopo rispetto alla cifra dell’orologio. “Domenica – puntualizza Farnetani tracciando la tabella di marcia per recuperare il sonno perduto – lo manderemo a dormire alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per tre sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto“.
Un programma “facile. Il fatto di tornare a scuola e di dover affrontare i soliti impegni e le numerose attività abituali contribuiranno a far arrivare il bimbo la sera stanco e pronto a riposare“. Cosi’ mercoledì tornera’ a riaddormentarsi alle 21 “come se nulla fosse accaduto, evitando cioe’ che l’ora legale scombussoli troppo il riposo dell’intera famiglia“, conclude il pediatra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>