Cresce il tasso di fecondità in Italia: le regioni del nord in ripresa

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L’Italia è più feconda. Cresce il numero di bambini per l’aumento di maternità sia nelle over 30, specie al Centro-Nord, sia nelle straniere. Lo rivelano i dati del Rapporto Osservasalute 2010, presentato al Policlinico Gemelli-università Cattolica di Roma. Il tasso di fecondità totale (Tft) si attesta nel 2008 su un valore pari a 1,4 figli per donna in età feconda, inferiore al cosiddetto ‘livello di sostituzione’ (ossia quello, circa 2,1 figli per donna, che garantirebbe il ricambio generazionale). Ma continua il processo di ripresa dei livelli di fecondità, che è iniziato a partire dal 1995 quando il Tft raggiunse il suo valore minimo di 1,2 figli per donna.

Il tasso di fecondità
Studi dimostrano che l’aumento del tasso di fecondità registrato tra il 2001 e il 2006 è dovuto, in pari misura, alla crescita della fecondità delle donne con cittadinanza italiana e a quella delle cittadine straniere. Nel 2008 i valori più elevati si registrano nelle Province autonome del Trentino-Alto Adige e nella Valle d’Aosta, dove l’indicatore raggiunge il valore di circa 1,6 figli per donna. Le regioni dove si registra un tasso particolarmente basso (ossia inferiore a 1,2 figli per donna in età feconda) sono Sardegna e Molise.

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