Alimentazione e rendimento scolastico: l’importanza della colazione

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Frutta, latte, ma anche merendine e crema alle nocciole nel menù ideale per i bimbi che crescono e stanno tornando proprio in questi giorni fra i banchi. A mettere a punto i consigli per i bambini di 4-10 anni sono i ricercatori dell’Istituto di medicina dello sport di Torino. “Uno dei più prestigiosi istituti mondiali (United States Department of Agriculture, Usda) ha definito le quantità, mentre da parte nostra si è provato a dare un gusto più italiano a queste indicazioni. All’insegna di varietà, adattabilità e completezza“, spiega all’Adnkronos Salute Piero Astegiano dell’Imsto.

ATTENZIONE AL GUSTO
Dal lavoro emergono non poche sorprese, come l’attenzione ai gusti dei piccoli, rivelata dalla presenza di barrette alla nocciole, pane e Nutella, tavolette di cioccolato ai cereali, ma anche wurstel di tacchino, bastoncini di pesce e scaloppine di pollo. E risalta “il fatto di non demonizzare nessun cibo, tanto che si prevede la presenza anche delle merendine che, nonostante ciò che si pensa, all’interno di uno schema variato non hanno affatto una valenza negativa“, assicura l’esperto. L’importante è non esagerare con le porzioni e rispettare i cinque momenti alimentari che scandiscono una giornata “in cui l’attività fisica deve essere di livello medio-intenso“, raccomanda Astegiano. ‘Vietate’, invece, le maratone davanti a pc e tv: non si dovrebbe superare l’ora e mezzo al giorno.

UN PROGRAMMA SETTIMANALE
Risultato? Uno schema settimanale “che, senza rinunce, favorisce il benessere, la crescita e la salute. Ed è particolarmente attento all’apporto calorico“. Declinato per i sette giorni della settimana e per quattro settimane, fornisce preziose indicazioni ai genitori, oltretutto facili da seguire e gradite ai bambini.
La scelta degli alimenti e dei prodotti, che costituiscono un esempio tra i molti possibili, è pensata – evidenzia Astegiano – per privilegiare la qualità dei nutrienti macro e micro. In particolare, la proposta punta alla qualità nutrizionale delle proteine del latte e a garantire un controllo non punitivo dell’apporto di grassi e zuccheri“. Un discorso specifico lo merita il calcio: è essenziale durante le fasi di crescita e per questo si sono privilegiati prodotti che, per i loro ingredienti, contribuiscono nell’arco dell’intera giornata al raggiungimento dei livelli di apporto necessari. “A colazione non c’è nulla che sostituisca il latte“, ricorda il medico dello sport.

L’IMPORTANZA DELLA COLAZIONE
Altro elemento cruciale, proprio il primo pasto della mattina: “Tra tutti gli episodi alimentari è forse il più essenziale per la scuola e il rendimento ottimale, poiché deve garantire la giusta energia senza appesantire. Oggi, purtroppo, troppo spesso la colazione si fa male o si salta“, ricorda Astegiano. Rendere questo momento goloso e variare l’offerta puo’ far sì che sempre meno piccoli arrivino in classe a stomaco vuoto. “Ma non bisogna essere solo attenti alle calorie che si introducono: i bambini devono anche ‘bruciarle’“, raccomanda l’esperto, preoccupato per il fatto che “in Italia sempre meno persone fanno sport a livello agonistico“.

UN LIMITE ALLA PIGRIZIA
Occhio dunque alla pigrizia, evitando situazioni nelle quali il tempo trascorso davanti alla tv o ai videogiochi ecceda un limite massimo di 1 ora e 30 al giorno. La dieta ideale per i bambini che crescono, dunque, è caratterizzata da un basso contenuto di grassi specie saturi (sotto il 20-25%), un apporto di carboidrati intorno al 50-55%, un importante contenuto proteico con particolare attenzione alle proteine del latte, poco sale, molte fibre, calcio e fosforo (fondamentali nella fase di accrescimento) e un corretto apporto di vitamine e altri minerali indispensabili per l’organismo. Per saperne di più, lo schema si può consultare sul web, cliccando sul sito dell’istituto: www.imsto.it/dieta.html.

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