Tasso di fecondità: l’Italia ricomincia a fare figli

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Lieve ripresa per il tasso di fecondità totale (Tft) in Italia: fra il 2001 e il 2005 i valori, pur estremamente bassi e inferiori al livello di sostituzione (2 figli per donna) che garantirebbe il ricambio generazionale, parlano di 1,311 figli per donna. E le province più ‘feconde’ risultano Napoli e Palermo con valori, rispettivamente, pari a 1,507 e 1,505 figli per donna, mentre le province in cui si registra un Tft particolarmente basso sono Cagliari e Trieste (0,982 e 1,131 figli per donna). Lo rivela il Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010, dell’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica di Roma, presentato nella Capitale.

L’AUMENTO DEL TASSO DI FECONDITA’
La piccola ripresa è imputabile, secondo gli esperti che hanno analizzato le 15 aree metropolitane italiane (Torino, Milano, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari), all’aumento della fecondità delle donne in età avanzata. In crescita anche l’età media del parto, il cui valore nazionale, nel 2005, è pari a 31,1 anni (incremento di 0,6 anni rispetto al 2001). Le province in cui si diventa mamme più tardi, a pari merito con 32,3 anni, sono Trieste, Genova e Roma, mentre quelle in cui l’età media è più bassa sono Napoli e Catania con 29,6 anni.
Da notare l’incremento che si è registrato a Milano, dove l’età media delle donne al parto è passata da 30,3 nel 2001 a 32,1 nel 2005, con un aumento di ben 1,8 anni.

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