Inseminazione artificiale: quando le mamme sono due

di Redazione Commenta

Una coppia omosessuale di due giovani donne di Siena avrà un bambino, concepito in seguito a un intervento di inseminazione artificiale eseguito in Danimarca. A raccontare la storia di Margherita e Sara è il ‘Corriere di Siena’, che ha intervistato una delle due donne. “Il bambino che avremo è fortemente voluto e sarà amato da due persone che a loro volta si amano – dice Sara -. Esistono al mondo troppi bambini non voluti e poco amati che avendo un padre ed una madre sono più accettati rispetto al nostro. In quel caso è visto come un gesto d’amore, se lo fanno due donne invece viene visto come un gesto pieno di egoismo“.

LA VOGLIA DI MATERNITA’
L’intervento è avvenuto mesi fa in una clinica in Danimarca che ha una banca del seme. Il parto avverrà a breve: la madre sarà Margherita, 40 anni, ed avrà un bambino. «È successo tutto velocemente. Ci guardavamo negli occhi e pensavamo: “La stiamo facendo davvero grossa”. Le ostetriche mi hanno dato la possibilità di partecipare attivamente al momento dell’inseminazione», racconta Sara, che non avrà alcun diritto sul bambino. Sara e Margherita stanno insieme da tempo e da due anni convivono. Sara soffre l’impossibilità di avere un ruolo giuridico riconosciuto nella formazione della nuova famiglia. «Non essendo il padre biologico, ho vissuto il momento dall’esterno, ma avendo eseguito io l’inseminazione mi sentivo importantissima. E da donna potevo capire perfettamente ciò che la mia compagna stava provando, cosa più difficile per un uomo. Essere estranea a questa famiglia è una discriminazione enorme ed è anche colpa dei preconcetti del Vaticano. Credo che non esista il diritto naturale della famiglia: le leonesse crescono da sole i propri figli».

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