La zanzara e il leone

 C’era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all’insetto. “Oh! Buongiorno”, rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio. La zanzara disse: “Sire, sono giunta davanti a voi per lanciarvi una sfida!” Il leone, un po’ più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
“Voi ” continuò l’insetto “credete di essere il più forte degli animali eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!” Il Sovrano divertito disse: “Ebbene se sei tanto sicura,proviamo!” In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d’ogni genere desiderosi di assistere alla sfida. La singolar tenzone ebbe inizio. La zanzara andò immediatamente a posarsi sul largo naso del leone cominciando a pungerlo a più non posso. Il povero leone preso alla sprovvista tentò con le sue enormi zampe di scacciare la zanzara ma, invece di eliminarla, egli non fece altro che graffiarsi il naso con i suoi stessi artigli.

Canzoni per bambini: la canzone delle sette streghe

 Canzone delle 7 streghe

Vieni, vieni in mezzo al bosco,
sette streghe io conosco
vivono in una casina
tutta zucchero e farina.

Vieni non aver paura,
Se la notte è scura, scura
Ci rischiarerà il cammino
Una lucciola col lanternino.

Vieni mano nella mano,
camminiamo piano, piano
troveremo una casina
tutta zucchero e farina.

Medicine alternative e bambini: uno studio australiano va contro i rimedi naturali

 L’uso di preparati e farmaci della cosiddetta ‘medicina alternativa’ sarebbe pericoloso per i bambini, e potrebbe avere effetti collaterali anche gravi e addirittura fatali. Lo afferma uno studio australiano pubblicato dalla rivista ‘Archives of Disease in Childhood’. I ricercatori hanno analizzato 39 incidenti registrati dall’unita’ di sorveglianza pediatrica australiana tra il 2001 e il 2003, che hanno coinvolto bambini e ragazzi fino ai 16 anni d’eta’. In 30 casi i problemi di salute erano riconducibili alla medicina complementare, mentre 17 erano dovuti alla mancanza di applicazione di farmaci ‘convenzionali’.

L’asino selvatico e l’asino domestico

 C’era una volta un simpatico asino selvatico che trascorreva le sue giornate in libertà, passeggiando per i campi e mangiando il cibo che trovava. Durante uno dei suoi giri quotidiani ebbe modo di vedere un suo simile, dall’aspetto sano e robusto, che brucava l’erba in un grande prato cintato da un’alta staccionata di legno. Esso, osservando l’animale domestico, pensò: “Che bella vita! Lui sì che sta bene: é spensierato, senza problemi e con il cibo a volontà”. In effetti l’altro asino sembrava proprio fortunato: gli venivano serviti due pasti abbondanti al giorno, riposava in una stalla bene attrezzata ed aveva un pascolo meraviglioso a sua disposizione.
L’asino selvatico, invece, doveva accontentarsi dei miseri sterpi che riusciva a trovare ai margini della strada, perché i prati ricoperti di erbetta fresca erano tutti privati. Ogni tanto, il povero asino appoggiava il muso sulla cima della staccionata e, guardando l’altro, lo invidiava da morire. Un giorno, però, il giovane asino, girovagando tranquillo, incontrò sulla via, un animale talmente sovraccarico di legna, sacchi di grano ed altro da non essere in grado di capire di che bestia si trattasse.

La volpe e il rovo

 C’era una volta una graziosa volpe dal manto marrone e lucente che viveva in una piccola casetta in mezzo al bosco. Un bel mattino di primavera l’animale uscì dalla propria abitazione con l’intenzione di procurarsi una preda per il mezzogiorno.
Vagando per la brughiera fischiettando allegramente, la volpe attirò l’attenzione di un ingenuo leprottino il quale, incuriosito, le si avvicinò per osservarla meglio. L’astuta volpe non si lasciò sfuggire l’occasione e sorridendo al cucciolotto gli disse: “Buongiorno a te mio piccolo amico. Cosa fai tutto solo in questi boschi?” Il leprotto divenne improvvisamente diffidente di fronte a tutto quell’interessamento e, indietreggiando piano rispose: “Oh, niente, proprio niente. Anzi, adesso che ci penso, dovevo tornare a casa”.
Ma la volpe non aveva alcuna intenzione di lasciarsi scappare un bocconcino casi prelibato. Quindi, con un abile balzo si gettò sull’animaletto per afferrarlo. Fortunatamente il piccolino, risvegliato dall’improvviso attacco, riuscì a schivare l’aggressione con un veloce salto indietro, precipitandosi in una folle fuga verso il limitare del bosco. La volpe lo seguì fino a quando non si trovò sull’orlo di una grossa buca. Per evitare di cadere nel vuoto l’animale di aggrappò ad una siepe di Rovo graffiandosi e pungendosi con le sue spine.

L’Inverno e la Primavera

 La Primavera e l’Inverno sono due stagioni completamente opposte che non sono mai riuscite a trovare la corretta armonia per andare d’accordo. Fortunatamente esse non devono convivere, infatti, quando compare una deve umilmente ritirarsi l’altro.
Un giorno il signor Inverno si trovò faccia a faccia con la giovane signorina Primavera. L’anziana stagione, con quella sua aria sapiente prese a dire: “Mia cara amica, tu non sai essere decisa e determinata. Quando giunge il tuo periodo annuale, le persone e gli animali ne approfittano per precipitarsi fuori dalle loro case o dalle loro tane e si riversano in quei prati che tu, con tanta premura, hai provveduto a far fiorire. Essi strappano i giovani arbusti, calpestano senza pietà l’erba e assorbono ogni sorso di quel sole splendente che, col tuo arrivo diventa più caldo. I tuoi frutti vengono ignobilmente raccolti e divorati e infine, con il baccano e la cagnara che tutti fanno, non ti permettono neppure di riposare in pace. Invece io incuto timore e rispetto con le mie nebbie, il freddo e il gelo. La gente si rintana in casa e non esce quasi mai per paura del brutto tempo e così mi lascia riposare tranquillo”.

Pippi cerca-cose -parte nona-

 E ad Annika: “Perché non provi a cercare nella fessura di quel vecchio ceppo? Non hai idea di quante cose si trovano nei vecchi ceppi”.
Annika cercò dove le era stato indicato, e quasi subito estrasse una collana di coralli, rossa. Per un bel po’ lei e Tommy rimasero imbambolati dallo stupore: E dopo decisero che da quel momento in poi avrebbero fatto i cerca-cose tutti i giorni.
Pippi, che la sera prima era rimasta sveglia fino a mezzanotte a giocare a palla, improvvisamente fu colta da un gran sonno.
“Credo che schiaccerò un pisolino” disse. “Vi dispiacerebbe venire a rincalzarmi le coperte?”
Seduta sull’orlo del letto, Pippi stette a rimirare pensosa le scarpe che si era appena sfilate. “Ah, voleva andare a remare al largo, quel Bengt!” esclamò. “Roba da pazzi!” sbottò sdegnata. “Gli insegno io a remare, la prossima volta!”
“Ma dimmi, Pippi” le chiese Tommy rispettosamente, “perché porti scarpe tanto grandi?”
“Per poter muovere le dita dei piedi” fu la risposta.
Poi Pippi si sdraiò per dormire. Dormiva sempre con i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto, sotto le coperte.

Canzoni per bambini: la canzone della mucca Carolina

 La canzone della mucca Carolina

Questa é la canzone della mucca Carolina
bianca, nera e bella proprio come una regina.
Lei vive nella nostra grande fattoria
e non vuole andar via.
Tutto il giorno viaggia su e giù nei praticelli,
tutto il giorno mangia erba coi suoi fratelli,
poi la sera torna sempre dentro la sua stalla
bella e fresca come una palla.
Hey, mucca Carolina
la nostra mucca Carolina
tu sei la mucca più bella che ci sia
la mucca della nostra fattoria.

Befana: come creare la calza con i bambini

 E veniamo al pezzo forte della festa della Befana: la calza. Crearla insieme ai vostri bambini renderà questa festa ancor più sentita e divertente. Ecco cosa suggerisce il sito Amando.it.

Calza della befana fai da te
Nel caso sappiate usare i ferri e la lana, beh il gioco per voi sarà facile e sarete in grado di produrne in quantità anche da regalare per le amiche, ma se con i ferri non avete confidenza ecco una semplice e pratica idea.

Occorrente
Tessuto (andrà benissimo qualsiasi tessuto, anche quelli che da tempo avete li in un angolino e non sapete cosa farne, non state a acquistarne di nuovo!)
Forbici
Filo per cucire, ago, ditale, carta velina, spillini.