Overdose di farmaci ai bambini: è allarme in Australia

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Troppi errori e approssimazione con cucchiai di sciroppi per la tosse, soluzioni calma-febbre o pasticche per curare piccoli malanni di stagione. Così a rischiare di finire in ospedale, proprio per colpa di mamma e papa’, sono i bambini. A lanciare l’allarme sugli errori dei ‘grandi’ nel maneggiare e somministrare i farmaci Otc ai figli è uno studio australiano, condotto da Rebekah Moles dell’University of Sydney, presentato a Lisbona alla conferenza annuale dell’International Pharmaceutical Federation.

GLI ERRORI DI DOSAGGIO
Sotto accusa gli errori di dosaggio e l’impiego inappropriato di medicinali contro febbre, tosse e raffreddore, venduti senza ricetta: sbagli che provocano un gran numero di chiamate ai centri anti-veleno, e di corse al pronto soccorso. “Siamo sorpresi e preoccupati di aver scoperto che alcune persone pensano che i farmaci sono sicuri perché puoi comprarli senza ricetta – spiega Moles – Ad esempio un genitore ci ha detto che se il paracetamolo è disponibile Otc, somministrarne una dose doppia non dovrebbe presentare rischi“. Non si tratta di un caso isolato. Moles e il suo team hanno studiato 97 adulti in alcuni asili di Sidney: 53 madri, 7 padri e 37 operatori, tutti monitorati per un periodo di 5 mesi. L’età dei bimbi seguiti nei centri andava da 4 a 5 anni.

L’INCOMPETENZA DI MAMMA E PAPA’
I ricercatori hanno sottoposto tutti a una serie di test basati su potenziali problemi dei bambini, chiedendo ai partecipanti come li avrebbero affrontati e mettendo loro a disposizione comuni medicinali da banco, insieme a vari strumenti per la somministrazione e il dosaggio di questi farmaci, inclusi cucchiai e cucchiaini. I volontari dovevano decidere se e quando somministrare un farmaco, e a quale dosaggio. Misurando anche il quantitativo scelto. Ebbene, in generale il 44% avrebbe somministrato dosi sbagliate di medicinale, e solo il 64% è stato in grado di misurare accuratamente il dosaggio che intendeva dare al piccolo malato virtuale.
Abbiamo poi scoperto – prosegue la ricercatrice – che il 15% dei soggetti avrebbe dato al bimbo una medicina senza misurare la febbre, e che il 55% lo avrebbe fatto anche se questa era inferiore a 38 gradi“.

OVERDOSE DI FARMACI
Non solo. Il New South Wales Poisons Information Centre, che riceve chiamate da tutta l’Australia, dice che nel 2008 sono arrivate 119 mila telefonate: il 48% riguardava overdose accidentali di farmaci con vittime i bambini. E il 15% richiedeva il ricovero. Nell’80% questi incidenti hanno riguardato bimbi sotto i tre anni.
Questi numeri, insieme ai nostri risultati, evidenziano che c’è urgente bisogno di riesaminare la questione dell’uso dei farmaci Otc per bambini da parte dei genitori. Stiamo proseguendo la ricerca – dice la scienziata – ricorrendo a volontari che, sotto mentite spoglie, vanno in farmacia e vedono quali indicazioni vengono date nel caso di problemi simili“. Secondo il team, poi, quello australiano non è un caso speciale: i ricercatori pensano che l’uso inappropriato di medicinali pediatrici senza obbligo di ricetta sia un problema diffuso in tutto il mondo.

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