Partorire a Ferragosto, l’incubo delle Italiane

di Redazione Commenta

Ferragosto è vicino, e le mamme in attesa scalpitano per dare alla luce il loro bambino. Il timore è che il lieto evento possa capitare proprio nei giorni in cui ospedali e cliniche sono quasi ‘deserti’. O che le ferie, specialmente quelle dei papà, coincidano con il parto e non permettano di godersi il neonato a lungo. Così le sale parto della Penisola si affollano, proprio nelle settimane che precedono la ‘pausa’ ferragostana.

I MESI AD ALTA NATALITA’
Da sempre agosto e settembre sono i mesi con alti valori di natalità – dice all’Adnkronos Salute Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale (Sidip) – E questo perchè si tratta di bambini che vengono concepiti più o meno nel periodo natalizio. Ma a questa alta natalità si unisce la minore disponibilità di medici e di personale che caratterizza il periodo estivo“. In particolare i giorni di metà agosto.

PRECEDENZA AI PARTI
La tendenza delle strutture sanitarie, che arrivano a ‘svuotarsi’ nelle settimane centrali del mese e avere meno risorse a disposizione, è dunque quella di “agevolare il maggior numero possibile di parti“. Il problema è dunque di tipo organizzativo, più che voluttuario, assicura l’esperto. Perché è meno rischioso dare alla luce un bebé quando l’ospedale è ancora a pieno regime. La scelta non si basa dunque sulle ferie, ma sulla sicurezza per mamma e bebé.

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