Malattie esantematiche: la parotite, ovvero gli orecchioni

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La parotite è un’infezione di natura virale che colpisce le ghiandole parotidi (ghiandole posizionate vicino all’orecchio) e può essere mono o bilaterale a seconda che colpisca una sola ghiandola o tutte e due. La malattia viene trasmessa per contatto diretto attraverso la saliva emessa con tosse, starnuti o anche solo con il respiro.
L’incubazione della malattia è di 2-3 settimane e può iniziare con malessere, mal di testa, nausea e febbre medio-alta che dura mediamente da due a quattro giorni. Contemporaneamente si ha l’ingrossamento delle ghiandole parotidee. Essendo le ghiandole parotidee posizionate tra la mandibola e l’orecchio, il loro gonfiore provoca uno spostamento in avanti dei padiglioni auricolari che appaiono così più grandi del solito; da qui il nome popolare di “orecchioni” dato alla malattia.

I SINTOMI DELLA PAROTITE
La zona parotidea risulta dolorante, soprattutto alla palpazione, e il dolore si accentua con la masticazione, soprattutto se si assumono cibi che stimolano la salivazione (essendo le parotidi delle ghiandole salivari).
Il gonfiore, dopo aver raggiunto il massimo livello in 2-3 giorni, inizia poi ad attenuarsi lentamente dopo circa 5-6 giorni. La malattia, nel suo insieme, se non si presentano complicanze, dura solitamente sui 9-10 giorni.
La contagiosità è di durata piuttosto lunga e inizia già prima della comparsa dei sintomi, per terminare alcuni giorni dopo la scomparsa del gonfiore.

LE COMPLICAZIONI DELLA PAROTITE
Complicanze della parotite, che si verificano comunque raramente, possono essere l’Orchite (rigonfiamento dei testicoli con febbre e dolore) negli adolescenti e negli adulti, la Meningocefalite (infiammazione delle membrane dette meningi che rivestono il cervello che si manifesta con febbre, vomito e rigidità della nuca) e la Pancreatite (infiammazione del pancreas).

LA PREVENZIONE
La prevenzione può essere attuata mediante la vaccinazione (generalmente associata a quelle per morbillo e rosolia) somministrata verso i 15-18 mesi con una dose di richiamo attorno agli 11-12 anni di età.
La gestione della malattia, di competenza esclusivamente medica per quanto riguarda le eventuali terapie, può consistere comunque nel controllo della dieta e nell’applicazione di impacchi decongestionanti sulla parte interessata.

Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgetevi sempre al medico.

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