Vaccini obbligatori, privacy e perché è bene immunizzare

di Valentina Cervelli Commenta

Quello dei vaccini obbligatori per i bambini è un topic che ha diviso l’Italia, portando addirittura alla creazione di gruppi “no Vax” ed alcuni genitori a presentare esposti per violazione della privacy nel momento in cui la mancata vaccinazione è stata resa nota.

I genitori che non presentano l’autocertificazione, nel caso i piccoli ancora non siano stati immunizzati, vengono infatti contattati dalle scuole: procedura che teoricamente dovrebbe essere eseguita dalla Asl. Purtroppo il “vuoto normativo” presente relativo alla gestione di queste comunicazioni sta creando non poco scompiglio tra mamme e papà che si lamentano che nel caso la notizia venisse a conoscenza dei maestri i piccoli potrebbero essere messi da parte. La domanda da porsi è una: perché non è stata presentata certificazione se obbligatoria?

I bambini hanno un sistema immunitario meno forte di quello degli adulti ed immunizzarli, in tenera età nei confronti di malattia come quelle richieste, è uno degli strumenti migliori per evitare che sperimentino alcune malattie non solo pericolose in tenera età ma da evitare anche nel pieno della maturità. E’ possibile, prima di sottoporre il proprio bambino a vaccinazione, chiedere al medico di eseguire una visita completa al fine di capire se le sostanze contenute nello stesso possano rivelarsi pericolose in qualche modo. Come accade per il vaccino influenzale sono diverse le formulazioni a seconda delle esigenze.

Pertosse e morbillo, per fare un esempio possono rivelarsi mortali: la vaccinazione consente di prevenire il contagio. Piuttosto che sottoporre il piccolo a dello stress sociale, è consigliabile informarsi presso la propria Asl su come gestire il tutto: Facebook non è una fonte affidabile.

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