In Italia in calo il numero delle vaccinazioni per bambini

di Redazione Commenta

Qualche giorno fa, l’amara notizia diffusasi rapidamente anche in rete: in Italia in calo il numero delle vaccinazioni per bambini.  L’aumento del numero di famiglie che non somministra ai figli neppure quelli obbligatori ha generato l’allarme dell’Istituto superiore di sanità.

 

Il rischio, decidendo di non vaccinare i propri figli, è quello di diffondere malattie ormai ritenute pressoché scompare. Calano le percentuali di bimbi immunizzati e si rivedono casi di morte evitabili per malattie come il morbillo e la pertosse.

Ma qual è la causa della riduzione dei vaccini per famiglia? Nonostante infatti quella dei vaccini sia una delle più grandi scoperte scientifiche, in molti contesti sociali, questi sono visti come un “pericolo”.

Disinformazione ma anche cattiva informazioni. Tantissimi sono infatti le informazioni che si raccolgono su alcuni siti poco attendibili in cui si parla della pericolosità di alcuni vaccini o su possibili effetti collaterali collegati alle vaccinazioni.

A lanciare l’allarme, nei giorni scorsi, sono stati l’Istituto superiore di Sanità (Iss) e la Società italiana di pediatria (Sip). La copertura vaccinale nel nostro Paese, hanno avvisato, è al limite della soglia di sicurezza; per questo è necessario approvare al più presto un nuovo Piano nazionale in materia. “Si tratta di un calo – spiega il presidente della Sip, Giovanni Corsello – che ha già fatto tornare malattie ‘dimenticate’ come la pertosse”.

Una diminuzione anche per quanto riguarda i vaccini ritenuti obbligatori come  poliomielite, tetano, difterite, epatite B. Si registra infatti un tasso di immunizzazioni inferiori al 95%.

Tutto questo rende urgente delle misure preventive per evitare il peggio.

 

 

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