La pedagogia steineriana

di Redazione Commenta

La pedagogia steineriana è una corrente pedagogica che prende il nome dal suo inventore e sviluppatore, Rudofl Steiner.

Più correttamente, si parla di Pedagogia Waldorf, così chiamata in quanto il nome deriva da quello della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda, dove il suo proprietario fece aprire una scuola per i figli degli operai che vi lavoravano e che affidò alla direzione appunto di Steiner nel 1919.

Per Steiner, l’uomo è un insieme di tre parti (mente, corpo e anima) e la pedagogia deve orientarsi allo sviluppo armonico di queste seguendo l’evoluzione naturale del bambino.

Da questa tripartizione nasce un’educazione anch’essa suddivisa in tre momenti:

  1. sviluppo delle facoltà cognitivo-intellettuali (pensiero)
  2. sviluppo delle facoltà creativo-artistiche (sentimento)
  3. sviluppo delle facoltà pratico-artigianali (volontà)

Una delle particolarità che ritroveremo in questa tipo di pedagogia inoltre, è l’ampia offerta formativa prevista nel campo del sentimento  e della volontà, cosa che la differenzierà fortemente da altri metodi educativi.

Organizzazione della scuola

Le lezioni vengono svolte seguendo i ritmi della natura e delle stagioni. Molta importanza viene attribuita ad attività come feste, rappresentazioni teatrali, esposizione dei lavori svolti nelle ore scolastiche di un gruppo di allievi o di una classe, ad un altro gruppo o classe. Di grande rilevanza gli ambienti educativi studiati con una specifica architettura scolastica e ricercati nella bellezza e nella salubrità dei materiali.

La carriera scolastica viene divisa in settenni in quanto secondo la filosofia steineriana, ognuna delle tre parti che compone l’uomo (mente-corpo-anima), rinasce ciclicamente ogni sette anni.

L’attività scolastica quotidiana inizia con un Insegnamento Principale della durata circa di due ore, dove lo stesso argomento viene trattato per diverse settimane, chiamate Epoche. Le materie che vengono studiate nell’Insegnamento Principale sono matematica, italiano, storia, geografia, chimica, fisica e arte. Le successive ore della giornata vengono dedicate alle discipline specifiche che comprendono: due lingue straniere, canto, musica, ginnastica, lezioni di arte e artigianato e lavoro manuale.

Dalla quinta classe vengono introdotte nuove materie quali: economia domestica e cucito, falegnameria e giardinaggio.

Dalla decima classe si studia tessitura e agrimensura (misurazione dei terreni e  descrizione cartografica) e dalla undicesima/dodicesima classe si inseriscono tecnologia e rilegatura.

Per i primi otto anni di frequenza, gli alunni avranno un unico insegnante con competenza globale per l’Insegnamento Principale, e degli insegnanti di materia per le discipline che non rientrano nell’Insegnamento Principale.

Ad ogni Epoca gli studenti dovranno redigere un quaderno il cui contenuto sarà inizialmente dettato dall’insegnante, poi elaborato collettivamente dalla classe e in ultima istanza dall’alunno stesso. Questo sarà lo strumento di studio più importante e servirà inoltre per la valutazione finale.

Non sono previsti testi scolastici e l’introduzione di strumenti didattici elettronici nei primi anni di insegnamento.

Obiettivi didattici

Nella scuola Waldorf non esiste un piano di studi dove gli obiettivi e i temi da proporre ed elaborare siano prestabiliti, in quanto i contenuti e i metodi educativi saranno decisi dal maestro stesso osservando lo sviluppo del bambino e deducendo da questo la direzione da dare all’insegnamento.

Valutazione del rendimento scolastico

La scuola Waldorf non prevede il comune giudizio del rendimento scolastico fino all’ottavo anno di frequenza, ma solo la stesura di un profilo del bambino. La comune valutazione numerica viene inserita solamente dal nono anno in poi per affiancare il profilo dello studente.

Photo credits: my_southborough su Flick

 

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