Provolino

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Provolino è il nome di un pupazzo che ebbe un grande successo in Italia a cavallo tra gli anni sessanta e anni settanta.
Lanciato da Raffaele Pisu nelle trasmissioni “Ma che domenica amici” e “Vengo anch’io” del 1968, Provolino, pupazzo dalle fattezze di bambino coi dentoni manovrato abilmente da Pisu, si presentava come il suo alter ego irriverente e terribile. Tra Provolino e Pisu, che tentava di calmarne la vivacità, nascevano continui battibecchi, che si risolvevano alla fine sempre con il tormentone: Boccaccia mia statti zitta!
Pisu animava il personaggio e la voce era fuori campo, al contrario di alcuni analoghi pupazzi il cui animatore è anche ventriloquo, per esempio Jose Luis Moreno ed il suo pupazzo Rockfeller.
Il successo di Provolino fu tale che, oltre ovviamente a partecipare a tutte le trasmissioni di Pisu, incise anche un disco per la RCA Original Cast, intitolato appunto Boccaccia mia statti zitta, e divenne protagonista di una serie a fumetti per bambini e ragazzi, rintracciabili oramai solo tra collezionisti, disegnata dal prolifico Pier Luigi Sangalli per la Editoriale Metro.
A partire infatti dal 1970 l’omonima testata di fumetti per bambini e ragazzi, include storie di vera satira politica e sociale, quando ad esempio l’eroe gioca con gli amici al medico della mutua e con essi si comporta da vero dottore come un suo amico da vero rappresentante di una ditta farmaceutica, preoccupato dei “quintali di scorte da smaltire”. Un’altra storia degna di nota della testata di fumetti per bambini e ragazzi, Provolino, è la storia de “L’isola degli hippies” dove il protagonista, stanco della società industriale vi si rifugia, scoprendo ben presto come in quel piccolo contesto si ripropongono i mali del resto del mondo.
In un’altra storia Provolino scampa alla bocciatura trovando per caso una rivista che gli permette un apprendimento rapido e soprattutto entusiastico delle materie scolastiche, surclassando docenti e preside i quali piangendo ammettono di essere “tutti ingnoranti”.

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