Dieta fai da te: un adolescente su due si vorrebbe più magro

di Redazione Commenta

Più belli, più alti e soprattutto più magri. Un adolescente su due vorrebbe perdere peso, percentuale che tra le ragazze arriva quasi al 60%. E nel tentativo di dimagrire il 22% ha già fatto una dieta dimagrante, ma solo il 32% (era il 36% nel 2009) si è rivolto a un medico, appena il 26% delle femmine. Dilaga dunque la dieta ‘fai da te’: l’ha sperimentata il 35% degli adolescenti, percentuale che arriva al 43% tra le ragazze. Lo indicano i dati dell’indagine annuale della Società italiana di pediatria (Sip) sui comportamenti dei teenager, realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie, di età compresa tra 12 e 14 anni.

Come gli adolescenti vorrebbero se stessi
Tra i maggiori ‘desiderata’ dei giovanissimi sull’aspetto fisico c’è quello di non avere brufoli, un odiato ‘inconveniente’ dell’età. Ma per le femmine anche avere gambe più belle (59,1%) e un fisico da maggiorata: il 45,4% delle ragazze infatti vorrebbe avere più seno. Tornando alle diete, “l’abitudine crescente degli adolescenti a decidere da soli, o comunque senza un diretto controllo medico, il regime alimentare al quale sottoporsi – afferma Gian Paolo Salvioli, uno degli ideatori dell’indagine Sip – è un comportamento che noi pediatri, con l’aiuto delle famiglie, dobbiamo riuscire a correggere“.

La dieta fai da te
L’esperto ricorda che “una dieta deve essere prescritta da un pediatra nutrizionista, dopo un’attenta visita e una valutazione dello stato di salute del proprio paziente. E’ anche bene sapere – continua – che i regimi alimentari proposti dalle diete che più frequentemente vengono pubblicizzate, sono il più delle volte sbilanciati e, anche quando non hanno elementi di sicura pericolosità, sono perlomeno inefficaci a lungo termine. A questo si aggiunge – conclude Salvioli – che molti adolescenti, in particolare le ragazze, che si sottopongono a diete non ne avrebbero alcuna necessità e lo fanno solo perché sedotti da dannosi modelli di ‘magrezza’ proposti dai giornali e soprattutto dalla televisione“.

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