Disturbi del sonno: i bimbi italiani dormono meno, più rischi di problemi psichiatrici

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Il sonno dei bambini e’ sempre piu’ difficoltoso, breve e difficile. Dovrebbero dormire almeno 8 ore per notte ma spesso ne dormono meno, 6-7 ore, perche’ vanno a letto sempre piu’ tardi. Situazione che si complica con l’adolescenza, quando con discoteche e uso dei computer fino a tardi si finisce per andare a letto molto tardi, alterando i cicli di sonno-veglia, con ripercussioni comportamentali che possono tramutarsi in disturbi psichiatrici. A lanciare l’allarme e’ Maria Pia Villa, direttore del centro del sonno dell’ospedale Sant’Andrea di Roma e coordinatrice del gruppo di studio di medicina del sonno della Societa’ italiana di pediatria. ”Quando si dorme male, si va a letto tardi e si sta troppo tempo davanti al pc, si crea una situazione di ipereccitabilita’ – spiega la pediatra – ed eccessivo lavoro mentale che non fa bene. Con l’andare in discoteca, da cui si torna alle 3-4 di notte, i cicli di sonno veglia si alterano, con gravi problemi che possono diventare psichiatrici”.

L’ora della nanna
Ma le difficolta’ nel sonno iniziano gia’ prima dell’adolescenza. Nelle famiglie infatti, lamenta Villa, l’orario del sonno viene sempre piu’ spesso ritardato e ”non si preparano i bambini al sonno – continua – Al contrario, magari gli si fanno vedere film paurosi, o li si fa assistere a discussioni. C’e’ molta disattenzione su questo”.

I disturbi del sonno
Senza considerare poi i problemi che possono rendere difficoltoso il sonno dei piu’ piccoli, come l’insonnia, le parasonnie e i disturbi respiratori. Nei primi 2 anni di vita infatti l’insonnia colpisce il 20-30% dei bambini, il 10-15% fino a 3 anni, mentre i problemi di russamento e apnee notturne interessano dal 3 al 27% dei piccoli in eta’ prescolare. Ci sono poi le parasonnie, come ad esempio il sonnambulismo, il parlare di notte, svegliarsi con tremore, legati a situazioni di eccitabilita’ dei neuroni, che colpiscono con frequenza circa il 2-3% dei bambini, anche se il 20-30% almeno una volta nella vita ha avuto uno di questi episodi.
L’insonnia e’ il problema che emerge maggiormente – spiega – perche’ disarticola la vita delle famiglie”. Ma il vero problema, sottovalutato, sono i disturbi respiratori del sonno, che se non curati, possono provocare ”disturbi di attenzione, irritabilita’ fino a problemi cardiocircolatori e neurologici in eta’ adulta”. I problemi respiratori sono causati generalmente da adenoidi e tonsille ingrossate, o anche da una particolare conformazione della testa, con palato ogivale molto alto, naso piccolo e mandibola stretta, che portano ad un’ostruzione respiratoria nel sonno.

Se il bambino russa
Quando il bambino russa – continua Villa – dopo fa delle pause respiratorie, che provocano una scarsa ossigenazione, con danni neurologici e cardiovascolari a lungo andare”. Perche’ i bambini abbiano un buon sonno, e’ bene che i genitori li facciano mangiare ad un orario prefissato, non gli diano troppi liquidi e gli facciano il bagno prima di cena, evitando alimenti piccanti e bevande eccitanti. ”Ci sono poi quelli che chiamiamo gufi e allodole – conclude Villa – cioe’ chi si addormenta o si alza tardi e chi si sveglia presto. E’ bene rispettare questi loro ritmi nel limite del possibile. Chi per indole si alzerebbe tardi ma deve farlo presto, puo’ ad esempio recuperare con il sonnellino pomeridiano”.

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